Deepfake – quando le prove video mentono

Rischi di Internet

Non si deve per forza credere a tutto quello che passa per la rete –tanto più se si tratta di un video. I cosiddetti deepfake, ovvero contenuti multimediali falsificati per mezzo dell’intelligenza artificiale, imperversano sempre più spesso sui social media e un po’ dappertutto nel web. Spesso sono lì per diffondere fake news. I deepfake sono un problema non soltanto per i vip e per i politici.

iBarry davanti a una foto pixelata sullo schermo

Quando si trova qualcosa in Internet e quasi non si crede ai propri occhi, probabilmente si ha a che fare con un deepfake. La parola mette insieme il termine «Deep Learning» e «Fake», ovvero la parola inglese per definire una notizia falsa. Il deep learning è una forma di intelligenza artificiale (IA). Ciò significa che un’IA «apprende» dagli esempi e può quindi emulare di conseguenza ciò che ha imparato. Ed è proprio questo quello che fanno i deepfake. Innanzitutto, l’intelligenza artificiale impara ad esempio a riconoscere il viso di una persona. Successivamente il viso potrà essere inserito in un qualsiasi video.

I deepfake possono presentarsi in varie forme quindi:

Un deepfake in sé per sé non è ancora considerato come un atto criminale. Tra gli utilizzi ritenuti legali rientrano ad esempio:

Sebbene i deepfake non siano illegali, ciononostante è possibile trasgredire la legge; soprattutto per quanto riguarda la protezione dei dati e i diritti d’autore. Spesso i deepfake vengono utilizzati addirittura per scopi illegali o chiaramente discutibili. Tra questi:

Al momento attuale, il numero di casi in cui i deepfake sono stati utilizzati per truffe cybercriminali è ancora sotto controllo. La tecnologia, tuttavia, continua a evolversi in modo sempre più veloce. La capacità di calcolo necessaria viene continuamente testata e la qualità migliora sempre di più. È quindi presumibile che i problemi legati ai deepfake aumenteranno continuamente.

Come si riconoscono i deepfake

Una buona dose di scetticismo può aiutare a restare in sicurezza anche nell’era dei deepfake. Non importa cosa si vede e si ascolta: è vero solo ciò che può essere verificato. Sulla base dell’attuale stato della tecnologia, i deepfake, almeno in questo momento, sono riconoscibili soltanto se si guarda attentamente. Chi pensa di trovarsi di fronte a un deepfake dovrebbe prestare attenzione ai seguenti punti:

Diverse università annunciano già di essere riuscite a riconoscere automaticamente i deepfake. Un team dell’Information Sciences Institute della University of Southern California ad esempio riconosce i deepfake con un livello di affidabilità del 96%.

E come si può evitare di diventare noi stessi vittima di un deepfake?

Un deepfake convincente richiede molto materiale video e audio della persona da falsificare. Chi ci tiene a salvare la propria faccia non dovrebbe esporsi molto in rete. Se non esistono registrazioni della voce o del viso di una persona o se le registrazioni sono incomplete, l’intelligenza artificiale non può imitare la persona in questione.

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